Oro usato

IMG_7675-copyNegli ultimi anni il mercato dell’oro usato si è completamente rinnovato per riapparire in una nuova e innovativa veste. Questo cambiamento è stato reso necessario per riconquistare la fiducia dei consumatori e per soddisfare le esigenze degli utenti attraverso l’offerta di servizi aggiuntivi gratuiti. Queste vincenti scelte commerciali hanno portato a un aumento delle transazioni dopo un periodo di stasi. Al tempo stesso il mercato dell’oro usato è stato reso più sicuro grazie alla collaborazione con le autorità competenti da parte dei compro oro. Sono stati proprio gli esercizi commerciali a richiedere l’emanazione di leggi apposite per una maggiore tutela della clientela e dei propri interessi. Per questo motivo sono state perfezionate le norme antiriciclaggio e i controlli delle autorità di polizia per garantire la tracciabilità e la corretta delle transazioni. Inoltre negli ultimi tempi si sono affermati i grandi brand e le reti in franchising, che, grazie alla loro presenza ramificata sul territorio, sono in grado di offrire ai propri clienti un numero sempre più ampio di servizi. In questo modo l’alienazione dell’oro usato risulta più facile e conveniente per i privati, aumentando contemporaneamente il guadagno che si ottiene dalla vendita dei gioielli e degli oggetti preziosi.

Tra le soluzioni più diffuse e apprezzate c’è il servizio Blocco prezzo online, che consente di ovviare al problema delle fluttuazioni giornaliere del golden fixing. Infatti il valore del metallo giallo viene determinato dalla London Billion Market Association presso la Banca di Londra e applicato in tempo reale a tutti i mercati che trattano questo bene rifugio, in forma finanziaria oppure fisica, puro o come lega. Al tempo stesso bisogna tenere a mente che il prezzo del metallo prezioso è fissato due volte al giorno, cioè alle 10:30 e alle 15:00 ora di Londra. Di conseguenza l’oro si caratterizza per una grande stabilità nel lungo periodo (anche in caso di crack finanziari o valutari) ma è molto volatile nel breve periodo. Infatti nel corso della stessa giornata possono verificarsi ribassi oppure rialzi anche di alcuni centesimi.
Per tutelare gli utenti da improvvise fluttuazioni negative nella quotazione del metallo nel tempo che si impiega a raggiungere la sede del negozio molti operatori e compro oro hanno introdotto il servizio Blocco prezzo online. Per usufruirne è sufficiente andare sul sito web del compro oro oppure del brand a cui ci si vuole rivolgere e cliccare su questa opzione. In genere il link è messo in evidenzia nell’homepage. A questo punto si compila il breve form e si stampa la ricevuta. Nel caso di un brand diffuso sul territorio oppure di una rete in franchising è anche possibile scegliere l’esercizio commerciale presso cui alienare il proprio oro usato a seconda della vicinanza della sede alla propria casa. Da questo momento si hanno a disposizione 24 o 48 ore di tempo (le tempistiche variano da operatore a operatore) per raggiungere il negozio e completare la transazione, presentando la ricevuta e gli oggetti preziosi. Anche in caso di ribassi si applica il golden fixing in vigore quando si è usufruito del servizio. Invece, se nel frattempo la quotazione dell’oro è salita, si applica il nuovo prezzo. In questo modo il cliente non viene assolutamente danneggiato dalle caratteristiche stesse del mercato dell’oro.
Un altro servizio che viene sempre più apprezzato è il Gold Alert: in questo caso il privato che vuole alienare il proprio oro usato chiede di essere avvertito in tempo reale quando la quotazione del metallo giallo raggiunge o supera un certo valore. Dopo aver scelto il compro oro più facile da raggiungere, si compila l’apposito form sul sito web dell’esercizio commerciale. Il modulo di attivazione è molto semplice e consiste nell’indicare l’e-mail a cui inviare il messaggio. Quindi si sceglie il valore che l’oro deve raggiungere, espresso in euro al grammo, e il titolo del metallo. In genere le opzioni sono l’oro 24 carati e quello 18 carati, tuttavia molti operatori consentono di indicare il metallo 22, 20, 14 e 8 carati, dove la percentuale di metallo pregiato contenuta è rispettivamente il 91,6, il 90, il 58,5 e il 33,3%. Dato la maggior parte dei gioielli e degli oggetti preziosi è in oro 18 carati, è bene indicare questo titolo, così da sapere quando raggiunge il valore desiderato.
Un servizio che solo alcuni brand offrono alla propria clientela è il supplemento di prezzo nel caso in cui riceva una quotazione superiore da parte di un concorrente. Infatti ogni operatore è autonomo nel determinare la quotazione da applicare per l’oro 18 carati, avendo come valore di riferimento il golden fixing. In genere il supplemento è del +1% rispetto alla valutazione del concorrente. In questo caso bisogna verificare se sul sito del compro oro è presente quest’opzione e quali sono le condizioni offerte. Questo servizio viene offerto la maggior parte delle volte da grandi brand perché possono offrire soluzioni più convenienti per il fatto che movimentano quantità ingenti di metallo pregiato. Per ottenere la quotazione maggiorata è sufficiente presentare all’esercente il preventivo di un concorrente con un’offerta migliore.

Quotazione e prezzo oro usato

anelli con pietre colorateSono sempre di più le persone che vendono il proprio oro usato e l’argento che hanno in casa sotto forma di gioielli vecchi o rotti e di oggetti preziosi. Spesso l’alienazione avviene in momenti di reale bisogno, tuttavia è altrettanto frequente la decisione di vendere bracciali, anelli, collane e catenine per avere i contanti necessari per fare nuovi acquisti senza dover incidere sul normale bilancio familiare. Per questo motivo i compro oro sono così apprezzati e diffusi: infatti permettono una monetizzazione immediata, rapida e semplice del proprio oro usato, anche se bisogna seguire alcuni piccoli accorgimenti e informarsi adeguatamente per poter ottenere il prezzo migliore.
Per prima cosa bisogna tenere a mente che in grandi città come Roma si ha una possibilità di scelta molto più ampia rispetto ad altri centri. Allo stesso modo sono presenti più compro oro che risultano iscritti all’Albo degli operatori professionali in oro tenuto dalla Banca d’Italia: in questo caso garantiscono una maggiore serietà e affidabilità perché devono soddisfare requisiti più stringenti. Per sapere quali sono i negozi appartenenti alla categoria è sufficiente consultare l’elenco che si trova nell’apposita sezione del sito della Banca d’Italia. Una transazione seria e sicura viene assicurata anche dai compro oro affiliati a una rete di franchising oppure a un brand riconosciuto e diffuso sul territorio nazionale. Entrambe queste soluzioni in genere offrono ai clienti numerosi servizi in più, tra i quali il Blocca prezzo, la valutazione dell’oro a casa senza impegno e su appuntamento da parte di un operatore competente e la possibilità di seguire l’andamento dell’oro o tutte le ultime proposte grazie ad apposite app. Questi servizi possono essere più o meno assicurati anche dalle realtà commerciali più innovative.
Quando si vende il proprio oro usato è necessario ricordare che questo ha una valutazione inferiore del 75% rispetto all’oro nuovo: di conseguenza risulta economicamente controproducente comprare gioielli in oro per poi rivenderli subito in quanto si avrebbe soltanto un’amara sorpresa. L’alienazione dell’oro usato deve riguardare esclusivamente oggetti e monili che non si usano più oppure che sono rimasti danneggiati. I gioielli rotti non vengono valutati di meno in quanto tutto l’oro acquistato dai compro oro è destinato alla fusione, indipendentemente dallo stato in cui si trova. Alcune eccezioni sono rappresentati dai gioielli firmati, che possono essere valutati di più, ma solo se l’esercente ritiene che possa ricavarne di più attraverso una vendita al dettaglio. In questo caso si consiglia di rivolgersi a negozi specializzati nell’acquisto di gioielli perché le possibilità di ottenere una valutazione di favore sono più alte; inoltre è necessario dimostrare molta abilità nel condurre la trattativa.
Essere ben informati significa saper gestire meglio la vendita: ad esempio non si deve valutare il colore del gioiello, ma soltanto la caratura del metallo. In Italia si usa quasi esclusivamente l’oro 18 carati, formato dal 75% di metallo aureo e dal 25% di metalli leganti: in questo caso l’oro bianco vale esattamente come l’oro verde, rosa oppure giallo con la stessa caratura. Per quanto riguarda le pietre preziose, il 95% dei compro oro non ha un gemmologo interno e non opera nel settore delle gemme: di conseguenza le pietre non vengono valutate, neppure in maniera approssimativa, ma sono tolte dall’incastonatura prima di pesare l’oro e si ridanno indietro. Questo vale anche nel caso di gemme di valore, come i diamanti. A volte le pietre preziose sono così piccole che non è conveniente toglierle dalla montatura perché si rompono e non è possibile venderle a parte: in questi casi i gioielli sono acquistati senza considerare la gemma in quanto il compro oro stesso non ottiene un guadagno aggiuntivo. Se invece le pietre sono di valore è necessario rivolgersi a esercizi commerciali che valutino anche il loro acquisto: si deve controllare all’interno del sito web del negozio quali sono i servizi offerti e se riguardano le gemme.

Vendere oro per fronteggiare le difficoltà economiche passeggere

monetizzare l'oro usatoPer fronteggiare le difficoltà economiche passeggere è diventata una pratica comune vendere il proprio oro usato per denaro contante: mentre fino a qualche anno fa questa soluzione non appariva così scontata, al giorno d’oggi è messa in atto da un numero sempre maggiore di persone. Anche per questo motivo la presenza dei compro oro su tutto il territorio italiano, anche nei centri medio-piccoli della penisola, è diventata sempre più capillare.

Monetizzare il il proprio oro usato significa convertirlo in contanti per poter avere il denaro sufficiente ad affrontare spese impreviste e passeggere (come il rincaro di una bolletta oppure la scadenza di un pagamento) oppure a finanziare l’acquisto di un bene necessario per vari motivi. I compro oro sono negozi sempre più apprezzati perché permettono la vendita di oro usato sotto diverse forme: si va dai doni di battesimo o per la cresima ai più disparati oggetti di oreficeria, dai gioielli che non si indossano più a quelli rotti. L’importante è la quantità di metallo prezioso contenuta: consultando le quotazioni applicate dai diversi esercizi commerciali e riportate sui siti aziendali, si può effettuare un confronto tra i prezzi proposti. In questo modo è possibile trovare la valutazione migliore.
Ad esempio si può vendere il proprio oro usato per denaro contante per finanziare una vacanza tanto a lungo attesa senza incidere sul budget familiare: ad esempio, se la quotazione dell’oro 24 carati è di 30 euro al grammo, quella applicata dai compro oro per il metallo 18 carati può andare dai 18 ai 20 euro al grammo. Di conseguenza, per finanziare un fine-settimana a Londra per due persone bisogna vendere almeno 15 grammi di oro. Se invece si vuole acquistare un tablet oppure un altro dispositivo tecnologico di ultima generazione, è necessario monetizzare almeno 20 grammi di oro vecchio.
Per scegliere in maniera soddisfacente il compro oro al quale rivolgersi e riuscire a ottenere la transazione commerciale più conveniente e vantaggiosa è bene valutare anche i servizi offerti dal negozio. Molti compro oro consentono al cliente di poter bloccare il prezzo dell’oro prima di recarsi in negozio per perfezionare la vendita. Si tratta di un servizio davvero semplice, che consente di evitare variazioni nella quotazione dell’oro. Infatti bisogna tenere a mente che il valore dell’oro, sia quello borsistico riferito al metallo 24 carati che quello applicato dai diversi negozi, cambia nel corso della giornata a causa delle variazioni della domanda e dell’offerta. Quando si blocca il prezzo online si ferma la quotazione applicata al momento in cui si fa richiesta: di conseguenza, anche se il prezzo scende, non si viene penalizzati. Si hanno quindi 24 oppure 48 ore a disposizione per recarsi tranquillamente presso il compro oro ed effettuare la vendita senza alcun problema.
Per bloccare il prezzo dell’oro è sufficiente controllare sul sito dell’esercizio commerciale prescelto se sia presente questa opzione (in genere è messa in rilievo): a questo punto sono sufficienti alcuni semplici click per eseguire l’operazione, seguendo le istruzioni che compaiono sullo schermo. Si tratta di un servizio completamente gratuito e senza impegno: per questo motivo, nel caso il valore dell’oro salga, è possibile cambiare idea e richiedere l’applicazione del prezzo corrente. Quando si blocca il prezzo online è possibile ottenere il massimo dalla valutazione grazie al sito OroElite.it questo operatore offre alla propria clientela il servizio Migliore quotazione, grazie al quale si riceve una controfferta nel caso che la proposta di un esercente concorrente risulti più vantaggiosa. Basta dimostrare che un altro operatore propone un’offerta più conveniente per ricevere una valutazione maggiorata di 10 centesimi al grammo rispetto al prezzo del concorrente. Si tratta di una soluzione molto vantaggiosa sia per il sito che per i privati: il primo ottiene maggior visibilità e un’ottima reputazione nel settore, mentre i secondi riescono a trasformare il proprio oro usato in contanti in maniera molto più conveniente. Così occorre vendere una quantità minore di metallo pregiato per fronteggiare difficoltà economiche o fare i propri acquisti.

Come si diventa operatori professionali in oro?

shutterstock_185592020A volte sul sito web di un compro oro si trova la definizione Operatore Professionale in Oro: si tratta di un’indicazione che attesta il soddisfacimento di alcuni requisiti fondamentali grazie a cui l’esercizio commerciale ottiene l’autorizzazione a intraprendere la propria attività nella compravendita di metalli preziosi da parte della Banca d’Italia. Tuttavia, se per legge tutti i banco metalli devono essere Operatori Professionali in Oro ed essere iscritti all’Albo tenuto dalla stessa Banca d’Italia, non tutti i compro oro rientrano in questa categoria; al contrario, solo pochissimi negozi hanno l’attestazione professionale.
Un Operatore Professionale in Oro è un soggetto che viene autorizzato a vendere e acquistare oro fisico e che esercita quest’attività per conto di terzi oppure in proprio in maniera professionale. Può comunque essere presente fisicamente sotto varie forme, ad esempio un grossista, un gioielliere oppure un cambiavalute; in ogni caso bisogna tenere a mente che in base alla legge italiana non è possibile vendere oppure acquistare oro online. Per quanto riguarda i requisiti richiesti per svolgere il commercio di oro, i soggetti devono essere una società in accomandita per azioni, società per azioni, società cooperative dove il capitale sociale versato sia almeno l’importo minimo richiesto a una normale società per azioni oppure una società a responsabilità limitata. Inoltre operare nel settore è possibile per l’Ufficio italiano dei cambi e per le banche. Il commercio di oro deve essere indicato come oggetto sociale; inoltre gli amministratori, i partecipanti al capitale e gli stessi dipendenti che si occupano della direzione commerciale e tecnica della società devono soddisfare i requisiti di onorabilità indicati all’interno del cosiddetto Testo unico nel settore bancario e creditizi.
Per sapere quali siano gli Operatori Professionali in Oro si può consultare il pubblico registro tenuto dalla Banca d’Italia che si può visionare anche via internet: i negozi sono indicati con il proprio nome, ragione sociale, codice fiscale, numero d’iscrizione e indirizzo. A differenza dei normali compro oro questi negozi non acquistano gioielli e oggetti d’oro usati, ma operano quasi esclusivamente in oro da investimento sotto forma di monete e lingotti acquistandolo e vendendolo ai privati. In questo caso gli esemplari devono avere una purezza minima del 99,5% e possono essere anche placchette di oltre un grammo, il peso minimo accettato dal mercato dell’oro; invece le monete d’oro devono essere state coniate dopo il 1800 e contenere una percentuale di metallo aureo di almeno il 90%. Al tempo stesso è necessario che abbiano avuto, o abbiano ancora, corso legale nel Paese di emissione e in genere il prezzo di vendita è al massimo l’80% del valore dell’oro presente sul mercato. Inoltre gli Operatori Professionali in Oro possono trattare oro a uso industriale di ogni purezza e forma, anche quella di semilavorati.
Nel nostro Paese le compravendite di oro fisico che non superano il peso di un’oncia riguardano le monete: si tratta di un fatto che affonda le sue ragioni nella storia e nella cultura italiane, mentre nella maggior parte dei casi in Europa si comprano e si vendono soprattutto i lingotti. Di conseguenza in Italia è meglio optare per la forma monetata se si vuole rivendere il proprio oro da investimento dopo qualche tempo. Nel caso della vendita e dell’acquisto di lingotti si applica la quotazione dell’oro determinata dalla Borsa di Londra due volte al giorno e seguita da tutti i mercati che trattano in oro; nel caso delle monete, invece, ci si attiene per consuetudine al range di prezzo che il Sole 24 Ore e Cofinvest pubblicano per ogni singola moneta ogni giorno. Proprio per il fatto che l’attività degli Operatori Professionali in Oro è regolata in maniera più dettagliata e precisa è molto più difficile ottenere margini ampi; di conseguenza la possibilità di comprare oppure di vendere oro da investimento in qualunque forma al prezzo migliore risulta decisamente limitata. Tuttavia è bene effettuare sempre un confronto tra i listini dei vari operatori, tenendo conto anche delle quotazioni di mercato. Al tempo stesso da alcuni anni questi esercizi commerciali subiscono, sia dal punto di vista degli acquisti che da quella delle vendite, la concorrenza sempre più incisiva dei negozi di compro oro.
Infine bisogna ricordare che anche gli Operatori Professionali in Oro devono sottostare al limite dei 2.999 euro fissato dalle norme antiriciclaggio per quanto riguarda i pagamenti in contanti delle transazioni commerciali. Quando si ha a che fare con cifre superiori è necessario portare a termine l’operazione con un assegno oppure un bonifico bancario o postale. Esiste anche la possibilità di acquistare oro fisico da investimento impiegando la moneta elettronica, tuttavia si tratta di una soluzione poco diffusa e difficile da portare a termine perchè si caratterizza per elevati costi di transazione: di conseguenza si erode il margine di profitto già di per sé abbastanza basso. Per comprare alcune monete si richiede all’acquirente di fornire le proprie generalità esibendo un documento d’identità in corso di validità, mentre per altre non c’è necessità di segnalazione e il pagamento avviene in contanti, sempre se gli importi non superano i 2.999 euro.

Compro oro e pietre preziose Roma

bracciale-graff-con-diamanti-e-zaffiriI compro oro sono punti vendita che, come si deduce dal nome, si sono specializzati nell’acquisto da privati di oro vecchio e altri metalli preziosi (ad esempio platino e argento) sotto forma di gioielli, monete, lingotti, orologi e altri oggetti vari. Bisogna comunque tenere a mente che solo alcuni esercizi commerciali acquistano pietre preziose e non tutti accettano monili con gemme incastonate. In genere questi gioielli sono acquistati solo in negozio si riesce a separare abbastanza agevolmente la pietra dal metallo.
Vi sono però alcuni esercizi commerciali, solitamente quelli presenti da maggior tempo sul mercato o diffusi in maniera più capillare sul territorio, che offrono alla clientela servizio di acquisto di monili in oro, argento e platino con incastonate delle pietre. Un professionista del settore valuta ogni singolo pezzo in modo da dare un prezzo alla pietra: infatti i gioielli in metallo prezioso vengono pesati escludendo le gemme. Si tratta di un’offerta senza impegno e assolutamente gratuita; per evitare truffe bisogna richiedere che l’esame sia trasparente e sia svolto davanti ai propri occhi.
Perchè il compro oro accetti le pietre, è necessario che queste siano di pregio: per quanto riguarda i diamanti, la valutazione tiene conto della caratura, della purezza, del colore e del taglio. Maggiori sono la purezza e il peso dei diamanti e più il loro valore è rilevante; si preferisce il taglio brillante e un colore eccezionalmente bianco. Altre pietre preziose pregiate sono il rubino, l’acquamarina, il topazio, l’ametista, lo smeraldo, l’opale e lo zaffiro: la valutazione viene fatta in base al peso e, quindi, alle dimensioni. Bisogna tenere a mente che un’unica pietra vale di più di tante di piccole per un peso totale corrispondente. Anche le perle coltivate sono ben valutate perchè molto rare, tuttavia in questo caso si tiene conto di vari fattori, come la qualità, la lucentezza, il colore, le dimensioni e la forma. Tuttavia, è necessario che le pietre abbiano la certificazione originaria: in questo modo si attesta immediatamente il loro valore effettivo.
Quando dal gioiello si possono togliere le pietre, la valutazione è molto più semplice: il metallo è pesato a parte e la gemma viene considerata in base alla caratura. In questo modo la vendita risulta molto conveniente e si ottiene sempre il prezzo più alto. Se il gioiello deve essere invece valutato con la pietra, la valutazione è più bassa perchè viene fatta con un po’ di approssimazione.
Le procedure di vendita cambiano in base al fatto se sia una ditta oppure un privato a consegnare al compro oro gioielli con pietre preziose varie incastonate. In quest’ultimo caso è sufficiente utilizzare il Libro della Questura per registrare l’atto di compravendita, gli importi corrisposti, i monili in questione e i dati dei soggetti coinvolti. Invece, nel caso di una ditta, si impiega un DDT ed è anche possibile il ritiro dell’oro puro ottenuto dalla fusione corredato dalla valutazione della sua purezza. Ciò non vale per i privati perchè, secondo quanto previsto dalla legge, possono soltanto vendere metallo prezioso usato.
Al tempo stesso occorre valutare bene la destinazione e il valore delle pietre incastonate: se hanno un certo valore, risulta conveniente dal punto di vista economico recuperarle prima della fusione. In genere i compro oro ne effettuano il distacco dall’oggetto in oro prima di consegnarlo alla struttura dove avviene la fusione. In caso contrario vengono definite di poco conto e quindi sono inserite tra gli scarti della fusione. Infatti il procedimento di fusione è fondamentale per trasformare l’oro vecchio e i gioielli usati in metallo puro: il recupero ne consente una nuova commercializzazione. Quindi i rottami e i monili assumono forma liquida, così da poter raffinare il metallo e poterlo di nuovo utilizzare per creare oggetti dalle forme più svariate, dai lingotti alle monete, dai gioielli agli orologi. Le procedure sono diverse a seconda dei casi.
Una volta tolte le pietre dal gioiello si può effettuare la fusione dei monili: questa operazione, però, può essere svolta soltanto da un banco metalli. Si tratta di un operatore certificato, che in genere è convenzionato con un certo numero di compro oro dai quali acquista i metalli da fondere. La fusione avviene in forni che superano una temperatura di 1000°C (il punto di fusione si raggiunge a 1064°C). I gioielli senza pietre, l’oro classificato come rottame metallico, gli orologi e tutti gli oggetti preziosi vengono inseriti nel crogiolo; successivamente qui si aggiunge una quantità minima di salnitro e borace in modo da facilitare il processo. In particolare la borace diluisce i metalli preziosi e impedisce che si ossidino; al contrario, il salnitro rende il metallo fuso più liquido. Per questo viene aggiunto quando il processo è quasi terminato.
La fusione deve essere effettuata da personale esperto perchè la densità del metallo fuso sia perfettamente omogenea. Anche l’aggiunta di borace e salnitro nel crogiolo viene effettuata in base all’esperienza. Ad esempio si può aggiungere il 10% di salnitro e il 10% di borace, tuttavia ogni operatore del settore ha un modo proprio di effettuare la fusione, che dipende da come l’ha imparata e dalla sua personale elaborazione nel corso del tempo.
Quando si raggiunge il punto di fusione, si toglie il crogiolo dal forno per colare il materiale incandescente in appositi contenitori di grafite oppure ghisa, che sopportano altissime temperature senza problemi. Si tratta delle staffe, il cui interno viene leggermente cosparso di olio di lino: in questo modo il metallo prezioso fuso si distacca più facilmente. Bisogna tenere a mente che la colatura dell’oro fuso va effettuata in tempi molto rapidi: in caso contrario il metallo si stratifica e quando si solidifica assume una composizione non omogenea. La velocità di questa fase consente invece di avere un elemento con la stessa densità in ogni sua parte.
Inoltre durante il processo si perdono i metalli che sono stati aggiunti alla lega: infatti i gioielli sono in oro 18 carati e quindi 25 parti su 100 sono in argento, rame, platino oppure cobalto. In questo modo il metallo è più resistente, si lavora meglio e può assumere una colorazione particolare. In genere raffinare l’oro significa anche fargli perdere peso e quindi il risultato finale è meno consistente della quantità di metallo messa nel crogiolo. Si ottiene alla fine una verga oppure un lingotto in oro 24 carati, cioè puro. Tuttavia, per certificarne la purezza e determinarne il titolo, è necessario procedere a un’ulteriore fase, chiamata saggiatura. Si tratta di un’operazione che tutela sia il venditore che il futuro acquirente, commercianti del settore dell’oro oppure investitori in questo bene rifugio. Vi sono operatori professionali che consentono agli acquirenti di assistere all’intera procedura, dalla fusione alla consegna dell’oro, passando per la saggiatura. Di conseguenza l’operazione è del tutto trasparente e la valutazione del metallo avviene sotto i loro occhi. Infine si immerge il lingotto oppure la verga in un recipiente pieno di acido solforico: si tratta di una sostanza che serve per rendere lucido e brillante il metallo. Infatti l’oro è inattaccabile agli acidi, che però sciolgono ed eliminano definitivamente gli scarti finali. Anche la fase di saggiatura prevede l’uso degli acidi per determinare il grado di purezza di un gioiello o di un oggetto in oro. Infine si lava il lingotto e lo si immette sul mercato.
A questo punto l’oro ottenuto può essere commercializzato come oro da investimento sotto forma di lingotti oppure impiegato per realizzare nuovi gioielli in laboratori orafi o nei settori creativi dei grandi brand del settore. In alternativa l’oro può essere usato per realizzare monete preziose. Bisogna tenere a mente che la fusione del metallo è a cera persa (cioè l’oro viene colato in una forma) oppure serve per creare verghe o elementi di un certo peso che successivamente sono lavorati in lamine, grani e fili: dalla loro elaborazione in forme diverse si realizzano i gioielli.