Oro: coppellazione e saggio alla tocca

coppellazione oroL’oro è il metallo prezioso più richiesto. In ogni epoca è stato considerato così importante da essere quello prediletto da re e imperatori. Tecniche di estrazione e raffinazione sono state studiate per conferirgli maggiore purezza possibile. La coppellazione è tra queste. Il termine insieme a saggio alla tocca è collegato spesso al banco metalli. Il valore dell’oro dipende dall’andamento del mercato, anche in funzione di eventi politici ed economici che ne determinano gli alti e bassi. L’investimento in oro è considerato uno dei più redditizi.

Dal 1919, il suo prezzo di riferimento è fissato due volte al giorno, alle 10,30 e alle 15,00, dalla Borsa di Londra. Da allora, il suo trend è sempre stato in salita o comunque è oscillato entro certi standard. Quindi, chi possedeva oro era tutelato nei periodi di crisi, in quanto poteva realizzare il corrispettivo in contanti. In effetti, anche oggi, si sta verificando il fenomeno di recuperare contante dal cambio di oro usato. Purtroppo, le spese familiari sono sempre in aumento e non si riesce a sbarcare il lunario. L’applicazione del saggio alla tocca ormai è universalmente conosciuto. L’oro viene strofinato su una pietra e poi fatto reagire tramite una sostanza chimica che ne rivela la composizione. La tendenza è quella di vendere oro usato al banco metalli. Ma cerchiamo di capire perché il banco metalli acquista oro e come avviene la sua trasformazione in lingotti.

Cominciamo col dire che l’oro puro, ovvero quello di 24 K, è difficile da trovare. Ad esso vengono aggiunti metalli meno nobili per renderlo più lavorabile e poter modellare facilmente i monili. Quello più diffuso è il 18 k. In natura, si trova legato ad argento, rame, ferro e alluminio. Il suo colore giallo varia man mano che la sua percentuale nella lega diminuisce. L’oro non è intaccabile chimicamente e non si ossida. L’operazione con la quale viene separato dal resto dei metalli si dice coppellazione. In pratica, consiste nel riscaldare ad alte temperature l’oro misto ad altri metalli. Il calore fa sciogliere questi ultimi, che si separano sotto forma di scorie lasciando solo oro puro. Il banco metalli, quindi, è il sito presso il quale recarsi per cambiare monili inutilizzati, vecchi o rotti per ottenere il corrispettivo in denaro. Il prezzo, ovviamente, viene stabilito tenendo conto della percentuale di metalli di scarto che possono essere presenti.

La coppellazione, agli albori della lavorazione dei metalli, in particolare durante l’Età del Bronzo, veniva eseguita per separare l’argento dal piombo. In seguito, venne applicata alla lavorazione dell’oro. Essa restava, comunque un sistema per saggiare la composizione dei minerali ricavati da estrazione. Dal Medioevo e dal Rinascimento la coppellazione ha trovato sempre più larga applicazione. Con la scoperta del Nuovo Mondo, lo sfruttamento delle risorse minerarie, soprattutto d’argento, ha richiesto questo sistema di valutazione che ha influito su eventi politici e economici dei secoli passati.

Tornando ai giorni nostri, il banco metalli, quindi raccoglie oro usato e dopo averlo opportunamente fuso e separato dagli alti metalli lo trasforma in lingotti. Il banco deve essere iscritto nell’elenco degli operatori professionali presso la Banca d’Italia. L’autorizzazione è necessaria allo svolgimento dell’attività. Essa viene rilasciata, in particolar modo, alle banche. I requisiti fondamentali sono: essere una società di capitali, commercio di oro come oggetto sociale e possesso da parte dei soci di requisiti di onorabilità. Da queste caratteristiche si nota la differenza tra banco metalli e compro oro. Il secondo si occupa esclusivamente di acquisto e rivendita dei monili che il cliente porta per realizzare contanti.

Ritornando alla valutazione della composizione dei gioielli che si portano al banco metalli o compro oro, è giusto chiarire cosa sia effettivamente il saggio alla tocca. Innanzitutto, serve la pietra di paragone e il reagente chimico. La pietra di paragone è di natura eruttiva di colore grigio scuro. Il reagente, invece, è un acido fornito in fiale con contagocce. Questo è un sistema infallibile di valutare l’effettiva titolazione dell’oro che viene portato per il cambio presso banco metalli o compro oro. Gli interessi del compratore e del venditore vengono, quindi, tutelati dal saggio alla tocca. La composizione non sfugge alla valutazione chimica tramite reagente acido.