Come si diventa operatori professionali in oro?

shutterstock_185592020A volte sul sito web di un compro oro si trova la definizione Operatore Professionale in Oro: si tratta di un’indicazione che attesta il soddisfacimento di alcuni requisiti fondamentali grazie a cui l’esercizio commerciale ottiene l’autorizzazione a intraprendere la propria attività nella compravendita di metalli preziosi da parte della Banca d’Italia. Tuttavia, se per legge tutti i banco metalli devono essere Operatori Professionali in Oro ed essere iscritti all’Albo tenuto dalla stessa Banca d’Italia, non tutti i compro oro rientrano in questa categoria; al contrario, solo pochissimi negozi hanno l’attestazione professionale.
Un Operatore Professionale in Oro è un soggetto che viene autorizzato a vendere e acquistare oro fisico e che esercita quest’attività per conto di terzi oppure in proprio in maniera professionale. Può comunque essere presente fisicamente sotto varie forme, ad esempio un grossista, un gioielliere oppure un cambiavalute; in ogni caso bisogna tenere a mente che in base alla legge italiana non è possibile vendere oppure acquistare oro online. Per quanto riguarda i requisiti richiesti per svolgere il commercio di oro, i soggetti devono essere una società in accomandita per azioni, società per azioni, società cooperative dove il capitale sociale versato sia almeno l’importo minimo richiesto a una normale società per azioni oppure una società a responsabilità limitata. Inoltre operare nel settore è possibile per l’Ufficio italiano dei cambi e per le banche. Il commercio di oro deve essere indicato come oggetto sociale; inoltre gli amministratori, i partecipanti al capitale e gli stessi dipendenti che si occupano della direzione commerciale e tecnica della società devono soddisfare i requisiti di onorabilità indicati all’interno del cosiddetto Testo unico nel settore bancario e creditizi.
Per sapere quali siano gli Operatori Professionali in Oro si può consultare il pubblico registro tenuto dalla Banca d’Italia che si può visionare anche via internet: i negozi sono indicati con il proprio nome, ragione sociale, codice fiscale, numero d’iscrizione e indirizzo. A differenza dei normali compro oro questi negozi non acquistano gioielli e oggetti d’oro usati, ma operano quasi esclusivamente in oro da investimento sotto forma di monete e lingotti acquistandolo e vendendolo ai privati. In questo caso gli esemplari devono avere una purezza minima del 99,5% e possono essere anche placchette di oltre un grammo, il peso minimo accettato dal mercato dell’oro; invece le monete d’oro devono essere state coniate dopo il 1800 e contenere una percentuale di metallo aureo di almeno il 90%. Al tempo stesso è necessario che abbiano avuto, o abbiano ancora, corso legale nel Paese di emissione e in genere il prezzo di vendita è al massimo l’80% del valore dell’oro presente sul mercato. Inoltre gli Operatori Professionali in Oro possono trattare oro a uso industriale di ogni purezza e forma, anche quella di semilavorati.
Nel nostro Paese le compravendite di oro fisico che non superano il peso di un’oncia riguardano le monete: si tratta di un fatto che affonda le sue ragioni nella storia e nella cultura italiane, mentre nella maggior parte dei casi in Europa si comprano e si vendono soprattutto i lingotti. Di conseguenza in Italia è meglio optare per la forma monetata se si vuole rivendere il proprio oro da investimento dopo qualche tempo. Nel caso della vendita e dell’acquisto di lingotti si applica la quotazione dell’oro determinata dalla Borsa di Londra due volte al giorno e seguita da tutti i mercati che trattano in oro; nel caso delle monete, invece, ci si attiene per consuetudine al range di prezzo che il Sole 24 Ore e Cofinvest pubblicano per ogni singola moneta ogni giorno. Proprio per il fatto che l’attività degli Operatori Professionali in Oro è regolata in maniera più dettagliata e precisa è molto più difficile ottenere margini ampi; di conseguenza la possibilità di comprare oppure di vendere oro da investimento in qualunque forma al prezzo migliore risulta decisamente limitata. Tuttavia è bene effettuare sempre un confronto tra i listini dei vari operatori, tenendo conto anche delle quotazioni di mercato. Al tempo stesso da alcuni anni questi esercizi commerciali subiscono, sia dal punto di vista degli acquisti che da quella delle vendite, la concorrenza sempre più incisiva dei negozi di compro oro.
Infine bisogna ricordare che anche gli Operatori Professionali in Oro devono sottostare al limite dei 2.999 euro fissato dalle norme antiriciclaggio per quanto riguarda i pagamenti in contanti delle transazioni commerciali. Quando si ha a che fare con cifre superiori è necessario portare a termine l’operazione con un assegno oppure un bonifico bancario o postale. Esiste anche la possibilità di acquistare oro fisico da investimento impiegando la moneta elettronica, tuttavia si tratta di una soluzione poco diffusa e difficile da portare a termine perchè si caratterizza per elevati costi di transazione: di conseguenza si erode il margine di profitto già di per sé abbastanza basso. Per comprare alcune monete si richiede all’acquirente di fornire le proprie generalità esibendo un documento d’identità in corso di validità, mentre per altre non c’è necessità di segnalazione e il pagamento avviene in contanti, sempre se gli importi non superano i 2.999 euro.