Fixing dell’oro quotazione di mercato

oro quotazioneLa compravendita dell’oro avviene attraverso un sistema che cerca di coniugare la domanda e l’offerta, fino a raggiungere un prezzo di equilibrio. Tale processo che si conclude con l’ottenimento di un prezzo per l’oro prende il nome di fixing.
Il fixing dell’oro affonda le sue radici nel lontano 1919, immediatamente dopo la fine della prima guerra mondiale, quando si decise di far ripartire il mercato dell’oro dopo la stagnazione dovuta al conflitto mondiale, nella consapevolezza che la ripartenza del mercato dell’oro avrebbe determinato anche una messa in moto delle economie in generale.
Da allora le 5 banche più influenti al mondo si riuniscono a Londra quotidianamente, e per due volte al giorno, precisamente alle dieci e trenta del mattino e alle quindici (fuso orario di Londra) determinano il prezzo dell’oro e le sue variazioni.
Questo sistema è stato sempre lo stesso fino al 2004, quando una delle cinque banche partecipanti, la Rothschild, ha deciso di lasciare il sistema poiché le entrate derivanti dalla compravendita di materie prime stando all’attuale contrattazione, non erano più sufficientemente remunerative. Di fatti da quel momento il prezzo medio dell’oro è più che raddoppiato. Nel 2014 anche la Deutsche Bank ha lasciato il sistema londinese, per due motivi: il primo ricalcava la motivazione dell’abbandono di Rothschild, mentre il secondo era relativo a tutta una serie di controlli che organismi di vigilanza stavano effettuando sull’istituto bancario, in merito a presunte irregolarità che hanno poi portato a multe milionarie nei confronti della banca tedesca.
Con la fuoriuscita anche di Deutsche Bank, si sta cercando un quinto soggetto da far partecipare ai meccanismi del fixing e si sta provando a coinvolgere almeno un colosso cinese, dato che la Cina si sta sempre più imponendo come un mercato crescente ed in netta richiesta di materie prime e preziosi come l’oro. Inoltre, l’abbandono nel giro di dieci anni di due colossi, ha spinto anche all’ideazione di nuove linee guida da seguire per porre in atto la contrattazione del valore dell’oro, che attualmente si stanno valutando e che probabilmente porteranno a breve ad un cambiamento del sistema del fixing.

Il sistema del fixing ha certamente perso importanza e valore nel corso del tempo, per via dell’introduzione del sistema della speculazione anche per quanto concerne il mercato dell’oro. Di fatti adesso non si scambia semplicemente materia prima realmente esistente (nel senso di ufficialmente estratta), ma si effettuano compravendite di oro sulla carta, vale a dire si acquistano e si vendono ingenti quantità di metallo prezioso non ancora estratte. E’ questo in primis il motivo per cui c’è stato una repentina crescita del valore dell’oro, poiché si è potuto speculare su oro effettivamente non estratto. Con il sistema della speculazione le grandi banche e i grandi fondi di investimento hanno potuto giostrare su teoriche quantità di oro molto più ingenti di quelle realmente esistenti ed in questo modo hanno potuto massimizzare i guadagni (ecco spiegata la motivazione dell’abbandono di Rothschild prima e Deutsche Bank dopo).

Un altro motivo di crescita del valore dell’oro nel corso degli ultimi anni è certamente l’imporsi all’orizzonte di numerose nazioni che fino a qualche anno fa versavano in condizioni di disagio economico e che invece hanno improvvisamente conosciuto un boom repentino. E’ il caso ad esempio di Russia, Cina e India, le quali hanno conosciuto anche momenti di crescita del pil a doppia cifra negli ultimi anni e che hanno visto affacciarsi al mondo numerosi nuovi ricchi che hanno richiesto ingenti quantità del metallo prezioso; e si sa che maggiore è la richiesta, maggiore sarà il prezzo di vendita del bene.

Da non sottovalutare poi le continue tensioni internazionali che hanno luogo nei Paesi che sono i maggiori estrattori di oro. Si tratta soprattutto dei Paesi africani. I conflitti continui spesso determinano un rallentamento delle attività estrattive e l’incertezza circa quando si potrà riprendere a pieno regime. In tal senso il mercato speculativo, notoriamente umorale, risponde subito con l’innalzamento del prezzo di scambio dell’oro.

Infine bisogna considerare che ci si trova ancora in un periodo di crisi economica e nei periodi di incertezza la maggior parte degli investitori impegna i fondi in quelli che sono chiamati beni rifugio. L’oro rappresenta il bene rifugio per eccellenza, poiché per via delle sue caratteristiche intrinseche tende ad avere un prezzo che non potrà mai svalutarsi sotto una certa soglia. Anche in questo caso una maggiore richiesta di oro ha come conseguenza un innalzamento del prezzo.